Legislazione, Sismabonus, prevenzione del rischio e tecnologie per la ricostruzione. Nella sede di Confcommercio a Roma il mondo dell’edilizia si riunisce per parlare a tutto tondo di antisismica in Italia.
Sei milioni di edifici in cattivo, se non pessimo stato. È questo uno dei dati più significativi – fornito da Andrea Barocci di Associazione Ingegneria Simica Italiana – emersi oggi dall’importante convegno nazionale dal tema Il ruolo della filiera edile nella riqualificazione sismica tra legislazione, politica e opportunità sociali. Dalla corretta progettazione al Sismabonus, in corso a Roma presso la sede di Confcommercio nazionale grazie all’organizzazione di Federcomated e Sercomated con il patrocinio di Ance, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e l’Ordine dei Geologi del Lazio.
Un momento importante in cui Federcomated ha lanciato anche l’iniziativa “Adotta una scuola”, che prevede che ogni distributore di materiali edili diventi tutor di una scuola del suo territorio, in modo da poter supervisionare e consigliare al meglio gli istituti scolastici italiani in termini di sicurezza e riqualificazione, fornendo anche supporto e consulenza. Un’iniziativa importante, fortemente voluta dal mondo della rivendita e della produzione di materiali per l’edilizia che va a inserirsi in un contesto di estrema attualità: è di qualche giorno infatti il rapporto di Legambiente Ecoscuole, che fotografa ben 15.055 edifici scolastici che necessitano una riqualificazione in termini sismici, operazione che l’associazione ritiene realizzabile in un tempo di 113 anni se non si assisterà a una svolta decisa dei tempi e modi di realizzazione.
Alberto Marchiori, incaricato per le Politiche Europee di Confcommercio per la rigenerazione urbana ha lanciato dal palcoscenico del convegno un altro tema fondamentale, ovvero quello delle “Città della Transizione”, per rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita. Non solo, Marchiori ha anche svelato la nascita di una nuova figura professionale, il Town center manager, «che stiamo cercando di formare, con competenze anche in materia di fondi comunitari. Da gennaio partirà un master con le Università di Udine e Trieste, sponsorizzato da Confcommercio nazionale».
Michele Lapenna, consigliere e tesoriere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha invece sottolineato come la maggioranza dei cittadini non sappia ancora come si usa il Sismabonus. Un’opportunità da sfruttare assieme ai fondi e ai finanziamenti europei che l’Italia ha ad oggi sfruttato solo per il 3% di quanto disponibile.
Tutto questo è sicuramente più perseguibile grazie all’unione di forze e competenze dell’intera filiera, come sottolineato da Giuseppe Freri (presidente Federcomated), Luca Berardo (presidente Sercomated) e da Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, che ha tenuto a sottolineare con forza quanto sia importante la riqualificazione sismica, per gli italiani e per l’intero patrimonio artistico nazionale, motore di gran parte del nostro indotto turistico: «Si deve, si può e conviene», ha detto con forza Sangalli, che poi ha fatto un focus sulla situazione economica italiana in generale: «La ripresa si sta rafforzando ma è ancora lenta e parziale. È lenta perché nessuna regione è tornata ai livelli pre-crisi e perché le distanze tra nord e sud si sono acuite. L’enorme potenziale del mezzogiorno resta inespresso e diminuisce il suo apporto al Pil. Siamo al primo tempo di una partita ancora lunga da giocare e per vincerla certamente bisogna andare avanti sulle riforme e bisogna anche diminuire i problemi strutturali della nostra economia, che sono eccesso di burocrazia, pressione fiscale e deficit di legalità e infrastrutture».
Anche l’onorevole Ermete Realacci ha tenuto a presentare quanto fatto sin d’ora e l’importanza del consolidamento antisismico, definito «una partita fondamentale per la quale servono strumenti importanti. Il percorso è già avviato». La sfida è anche interessante in termini economici: «Come cambia il valore delle case in Italia se vengono riqualificate? Lo dice un lavoro fatto da Symbola e Cresme, che dimostra – dice Realacci – che con un investimento di 14.500 euro c’è un aumento di valore di un immobile di ben 65.000 euro. Le case ristrutturate valgono il 29% di più. Se tutte le case messe in vendita in Italia fossero ristrutturate, otterremo 20 miliardi di euro di valore in più, ogni anno».
Promuovere un’edilizia che garantisca la sicurezza dei cittadini e che sostenga l’economia del Paese, valorizzando la diffusione delle più innovative tecnologie antisismiche, è il messaggio che Sercomated vuole diffondere mettendo al posto di “regia” l’industria e la progettazione edile e chiamando come “braccio armato” le rivendite: centri e luogo di incontro tra le soluzioni tecnologiche, rese disponibili capillarmente sul territorio.
Altro aspetto fondamentale per la riqualificazione sismica nel nostro Paese sono gli sgravi fiscali del Sismabonus di cui ha parlato Pierpaolo Masciocchi, responsabile Settore Ambiente e Utilities di Confcommercio.
Dalla legislazione fiscale agli aspetti metodologici della classificazione del rischio sismico con l’intervento tecnico del professor Mario De Stefano dell’Università di Firenze fino alla presentazione di Andrea Barocci dell’interessante indagine di Federcasa-Ingegneria Sismica Italiana sull’impatto reale e pratico del Sismabonus sugli edifici italiani.
Nella seconda parte del convegno, più tecnica, si indagheranno le tecnologie più innovative per realizzare gli interventi antisismici. Sei aziende produttrici di materiali edili come Itw-Spit, Knauf, Leca Laterlite, Ruredil, Vaga e Wienerberger proporranno consigli pratici e best practice per una progettazione antisismica a regola d’arte.
Il ruolo della distribuzione e della filiera delle costruzioni nella riqualificazione sismica sarà anche il topic di discussione della tavola rotonda moderata da Luca Berardo, presidente Sercomated, a cui parteciperanno tutti i componenti della filiera: imprenditori della distribuzione edile; produttori; istituzioni come Ance con Federica Brancaccio; Walter Baricchi consigliere nazionale CNAPPC e Andrea Ceoletta di Harley&Dikkinson per la componente finanziaria della riqualificazione antisismica.
«Oltre il 70% del nostro Paese si trova in zona sismica e alla luce degli ultimi eventi per gli italiani è diventata una priorità assoluta proteggersi dal rischio e mettere in sicurezza il loro bene più prezioso, ovvero la casa – spiega Gabriele Nicoli, vice presidente Sercomated –. Difendere il nostro territorio è un dovere ed è oggi quanto mai necessario fare chiarezza su tutti i punti fondamentali di una tematica così complessa, dalla classificazione sismica agli sgravi fiscali, all’applicazione corretta delle legislazioni per poter procedere alla riqualificazione e all’adeguamento sismico degli edifici con le soluzioni tecnologiche e i materiali che il mercato offre».
«L’Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico di tutto il bacino del Mediterraneo quindi l’informazione a tutti i livelli e la prevenzione diventano un’assoluta necessità – aggiunge il presidente di Sercomated Luca Berardo –. Diventa inoltre altrettanto importante che su un tema di tale rilevanza e importanza, tutte le parti coinvolte, dalle istituzioni all’intera filiera edile, si mettano a sistema per fare insieme chiarezza sullo stato dell’arte in Italia e studiare interventi sul patrimonio immobiliare esistente volti a evitare quelle conseguenze umane ed economiche che gli eventi drammatici degli ultimi anni ci hanno mostrato».
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